sabato 26 luglio 2014

Quella carezza della sagna (la ricetta di Micco a Ruffano)

A Lecce le chiamano 'ncannulate e sono più larghe e spesse, in modo da mantenersi inanellate anche dopo la cottura. Nel sud della provincia le chiamano torte o rizze e sono leggermente più strette e sottili tanto che, una volta cotte e condite, risultano più schiacciate. Ma ovunque si chiamano sagne, una sorta di tagliatella che è la pasta regina del Salento insieme ai minchiareddhi (i cavatelli) e alle ricchie (le orecchiette). 




Nonna Rosa, la vecchina 93enne che abbiamo incontrato nei vicoli di Ruffano, spiega a Chiara qual è il segreto delle sagne torte: la pasta va lavorata a mano, stesa col mattarello e tagliata in striscioline, che poi vanno torte con un movimento della mano che assomiglia ad una carezza. 
 
Così, con la carezza della massaia, nascono le sagne torte. Condite con sugo fresco, basilico e (per chi la gradisce) ricotta scante, sono un pasto da contadini che è degno di un re!

Ora avete due scelte: spegnere il pc (o lasciare da parte lo smartphone) e sperimentare la ricetta oppure tornare al racconto di Micco cliccando qui.
(photocredits: foodiespeople.myblog.it)

Nessun commento:

Posta un commento